Blogger Recognition Award 💐

Ciao a tutti! Fino a ieri non sapevo cosa fossero i Blogger Recognition Awards, e l’ho scoperto grazie alla cara Valentina che mi ha nominata (nel punto primo troverete il link del suo blog) 🙂

Ecco le regole:

1) Ringraziare il blogger che ti ha nominato e inserire il link al suo Blog;
2) Scrivere un post per mostrare il proprio riconoscimento;
3) Raccontare la nascita del proprio Blog;
4) Dare consigli ai nuovi blogger;
5) Nominare altri 15 blogger ai quali vuoi passare il segno di riconoscimento;
6) Commentare sul Blog di chi ti ha nominato e fornirgli il link al tuo articolo (anche sulla pagina Fb).

  1. Ringrazio tantissimo Valentina del blog A Place For My Head per avermi nominata, e per la stima, che è reciproca perché il suo blog è uno dei primi che ho incrociato qui su wordpress e mi è piaciuto subito per il suo modo di scrivere e per gli argomenti di cui parla, inoltre -cosa non da poco- è un’animo gentile e sensibile 🌸
  2. Il secondo punto è difficile perché similmente a come dice Valentina, per tanto tempo mi sono sempre sottovalutata io per prima, quindi il fatto che addirittura un’altra persona abbia pensato a me per questa cosa, ha enorme valore. E in generale ringrazio tutti quelli che mi stanno supportando, e soprattutto capendo, in ciò che pubblico e faccio, perché era sempre stato quello il timore che mi bloccava di più in passato: non tanto quello di non piacere, ma quello di non essere capita, e invece sto avendo continue sorprese in positivo: grazie a tutti! 🌈
  3. Dunque, cosa posso dire sulla nascita di questo blog?
    In teoria ha una storia molto breve, perché l’ho aperto circa due mesi fa o poco più, ma in realtà ha una lunga storia, per vari motivi.
    Infatti avevo già diversi blog in passato, sia qui che su Blogger, ma erano poco curati, ci stavo poco, mettevo troppi contenuti a volte, ma “buttandoli lì”, senza un contesto, il che può andare anche bene, ma erano i motivi che non andavano, erano cioè problemi di profonda insicurezza (vedi anche il punto 2) e di mancata centratura del punto di vista. 👀
    Ossia, oltre alla paura di non essere capita, di essere troppo strana, ecc, senza invece valorizzare la mia anomalia ma frustrandola (cosa anche ben al di fuori dell’arte, di cui parlo in due articoli più indietro, nei commenti), c’era il fatto che ero spesso a disagio in ciò che postavo.Questo è un punto centrale per quanto mi riguarda, magari meno per chi legge, ma dato che ci sono lo scrivo per magari qualcuno che si può ritrovare in questo (e mi sto fondendo col prossimo punto). Qual era il disagio? Era che se parlavo di cose in cui al momento ero troppo emotivamente coinvolta, poi ero a disagissimo nel pubblicarle… e che senso ha farlo in una piattaforma che vive di condivisione? Ciò che pubblico deve innanzitutto mettere a mio agio me, devo poterlo fare vedere senza paure ma con gioia, anche al Papa, se gli va, dato che appunto è un vero e proprio luogo pubblico dove mostrare sé stessi.

    Seconda cosa era riguardo a in che forma esprimermi: fin da piccola mi sono sempre espressa sia con il disegno che crescendo anche con le parole, poesia e prosa breve, e il collage era sempre stato sparso nel sottofondo. Col disegno però nonostante gli studi artistici sento di non avere i mezzi necessari per sentirmi padrona di esprimere ciò che ho in mente davvero, né ho la voglia di acquisirli (salvo se faccio un ritratto o un disegno su richiesta, ma quello è un altro discorso); e con la scrittura vengo da una battaglia infinita, che coinvolge -come dicevo poco sopra- l’argomento di cui parlare, e anche come farlo. Con la parola divento prolissa (you don’t say? xD), e alla fine non dico mai abbastanza bene ciò che vorrei, o almeno questa è la mia impressione. Non basta. Non mi soddisfa, a meno che, ed ecco la parola magica, io non contestualizzi l’argomento. Che è quello che sto facendo ultimamente, con mia soddisfazione personale. Anche questo post mi sta piacendo, perché sto contestualizzando. Se invece mi mettessi a parlare a ruota libera delle mie emozioni, finirei per fare un minestrone che sarei a disagio nel pubblicare, appunto. Mentre se lo fanno altri, essendoci a loro agio, mi piace pure un sacco leggerne! Quindi dopo tanti e tanti esperimenti, iniziati da sempre, ho capito che giocando con il collage, o con la fotografia, posso esprimere molto meglio le mie emozioni anche più forti, condensandole con più leggerezza e gioco rispetto che con la mera scrittura o disegno (che poi certamente possono accompagnare il tutto, se col contesto giusto). In definitiva queste sono le mie due parole chiave, che rendono preziose anche tutte le energie apparentemente “sprecate” in tentativi per quanto mi riguarda falliti: contestualizzazione e gioco.

    Detto ciò, come è nato questo blog allora? Gli esperimenti più concreti di collage, ma soprattutto il punto di vista diverso (il collage e la fotografia, ecc sono solo i miei mezzi principale di ora, espandibili, variabili, ma è appunto il punto di vista diverso che conta per me nell’aver aperto questo blog) sono iniziati nell’inverno scorso, ma anche lì, per la pochissima autostima che alimentava troppo la mia naturale pigrizia, restavano nella loro cartelletta, come le foto non valorizzate e gli oggetti sommersi nel loro bauletto, ecc.

    Poi il dialogo con un’amica questa estate mi ha già più smossa, perché mi ha chiesto di prendere parte a un suo progetto artistico, che è ancora agli albori e di cui vi parlerò più in là, appena ci sarà qualcosa di concreto da farvi vedere. Lei la trovo geniale, e mi sono detta: se è lei a cercare me, forse sbaglio a sprecare il mio tempo e le mie idee… E l’incontro con lei mi ha stra motivata.

    Come ultima fase scatenante c’è stato il mio ricovero d’urgenza, seppure breve, in ospedale negli ultimissimi giorni di Agosto. Appendicite acuta, niente di grave, ma lo sarebbe stato se avessi aspettato altro tempo ad andare dal medico (i sintomi che avevo non erano eclatanti, e soffrendo spesso di fastidi simili non mi ero allarmata). Va bé, fatto sta che ero lì, col senso amplificato anche dal luogo in cui ero, di fragilità della vita, del fare fatica anche a fare le piccole cose, e mi son ritrovata a pensare tra me e me con vocina flebile:
    <<Ah, come sarebbe bello (tra le altre cose che ho pensato), potermi mettere a fare le mie cose, le mie idee, ora invece non posso, ma lo vorrei fare, ecc, la vita umana è breve, sarebbe un peccato sprecare il mio potenziale per sciocche paranoie… 😿>> e subito dopo con voce più forte mi sono detta:
    <<Sì però, non è che adesso torni a casa e torni nelle tue solite paranoie e lasci perdere di nuovo tutto e butti all’aria tutto, vero? Perché adesso che non puoi fare vuoi fare, ma poi magari torni a casa, e ritorni nel solito loop scemo! Eh no, non farmi arrabbiare eh! Trova il tuo centro, o piuttosto fregatene completamente, ma non fare questi pensieri se poi li lasci perdere. Che dopo ti dispiace. E rompi. E ti deprimi. Non mi freghi più! 😾>>

    Ecco, posso dire che questo blog sia nato in quel preciso momento.
    Appena mi sono ripresa un pochino, ancora coi dolori nello stare seduta alla scrivania, mi ci sono buttata un sacco, oltre che al fare tante cose nuove, che erano idee che mi frullavano da mesi e mesi, materiali che riprendevo ciclicamente in mano, ma tergiversavo e non trovavo la scintilla definitiva. Barbie Abduction è nata così, e per questo sono affezionata a questa serie in particolare.
    E, tornando a qualche post più indietro, se fosse stato il Daimon a darmi la scintilla e a farmi pensare la frase in arancione? 😂 Ma tanto per me è tutto destino, quindi è un discorso inutile.😅

    E da qui un’altra cosa ho capito, che prima ho solo accennato (qua sto proprio sfociando, e da un bel po’, nel punto 4 ma vabbè): che anche tutti i tergiversamenti sono stati parte fondamentale del percorso. Sono parte della creazione della visione, del punto di vista. Quindi in realtà non si tergiversa mai, in questo senso. La motivazione yang ad agire, senza il suo yin della noia e della mollezza e oscurità che culla i semi delle idee future e vive le emozioni che li creeranno, sarebbe solo sterile. A me semplicemente mancava come controparte yang, però, o meglio, era bloccata.
    Da questo papiro avrete capito da soli perché non devo fare un blog solo di scrittura, vero?
    😂

     

  4. Allora, qui voglio farla più breve, anche perché molte cose essendo io testona, me le sono dovute auto-dire per poter fare il blog, quindi sono consigli a me stessa di base, che estendo a voi, se avete avuto la voglia di leggerli nel punto 3.Cos’altro potrei consigliare? Di essere originali, di tirare fuori la parte più unica di voi. Se siete persone che seguo questo punto probabilmente non vi riguarda, perché seguo quasi solo blog che reputo originali e unici. Quindi lo dico in generale, pensando a vari blog che ho visitato e a cui non mi sono iscritta, perché banali. E mi fa arrabbiare la banalità, la trovo un affronto personale, che rovina il mondo intero, anche nella vita al di fuori di internet ovviamente. Voglio, è nel mio interesse, che gli altri siano interessanti.

    Altro consiglio, ma trascurabile perché puramente riguardante i miei gusti, è: non fate post troppo troppo lunghi. (Da questo papiro avrete capito da soli perché non devo fare un blog solo di scrittura, vero? 😅😅😅 Ma questa è una eccezione, non è un post artistico ma tecnico, e o lo facevo dicendo tutto, o finivo per dire scontatezze e non lo facevo più – ma lo volevo fare).
    Perché mi piace non stare troppo tempo sui social, e mi piace seguire tutti, e se un post è troppo lungo, a meno che non sia per me un capolavoro, mi obbliga a scorrere oltre, a selezionare tra post lunghi, pur apprezzando magari l’argomento, per non saltare nessuno. Per me l’esperienza di fruizione deve essere leggermente immediata, non dico come su Instagram, ma nemmeno da dover saltare altre cose da fare per leggere troppo. Poi è chiaro che se un post è lungo perché racconta una cosa specifica lunga e che agli appassionati interessa lunga, ben venga, qua dico solo i miei gusti personali, per questo prendeteli con le pinze, in realtà non hanno senso davvero i consigli, uno deve fare ciò che vuole, mica farlo per piacere a me. 🙂

    Ah, altro piccolo punto, anche questo non riferito a quelli con cui parlo sempre per ovvie ragioni: interagite! Non capisco chi non ama rispondere ai commenti, quando lo scambio è il sale di un blog, ed i post ne sono solo il pretesto! Piuttosto fate un sito… Ma non capisco davvero questa cosa quando succede, non solo su wordpress ma sui social in generale. Non parlo di non rispondere subito, ma proprio di non parlare mai.

  5. Ed eccoci al mio punto preferito! Nomino:A Place For My Head (vi ho già detto chi è ^_^);

    Uomo nel Pallone (il blog del mio fidanzato sul calcio storico – e se trovate dei ritratti a matita, li ho fatti io :P);

    Aria Mich di Carezze di Vento perché mi ci rivedo un sacco in lei quando ero un po’ più giovane, ed è dolcissima e sensibile;

    Judith Laugh Loudest perché abbiamo un gusto simile, fa foto bellissime e parlando siamo in sintonia su tante cose;

    Sunday Mood perché ha un gusto squisito, e Asia è molto profonda, e giovanissima (e visto come sono superficiali spesso i giovani, doppio chapeau :P);

    Un bosco nella mente perché i suoi ultimi post a elenco mi piacciono un sacco;

    Exogino perché è stra brillante e adoro la sua immagine nella home page, oltre al suo nome :D;

    Ale Marcotti perché è troppo simpatica, ed ha un’animo fortissimo, in più fa post brevi come piacciono a me, e stra gradevoli, sia se tratta argomenti leggeri che tosti;

    Alter Eye Blog perché Rospo fa foto in giro con uno stile simile al mio, e comparandole abbiamo scoperto di essere concittadini :D;

    Parole di Polvere perché Paola ha una storia fantastica ed è un animo gentile, che per me è la dote più importante come dicevo prima;

    The Sfigatto perché già il nome è stra ok, e fa post carini, brevi e divertenti;

    Non sono ipocondriaco perché sono ipocondriaca, e ha dei buoni gusti, lo conosco da poco ma ci parlo volentieri;

    Non solo bianco e nero perché ha una selezione varia di poesie, con un ottimo gusto nelle scelte;

    Silenzio fotografico un bel blog silenzioso, solo di foto;

    La sottile linea d’ombra ultimo ma speciale, un ottimo blog sull’arte, con scelte sempre nei miei gusti! Per me è un po’ speciale perché era il primo blog e forse unico a cui mi ero iscritta all’inizio coi blog precedenti abbandonati, ma ogni tanto mi comparivano via mail le notifiche dei nuovi suoi articoli… ed è stato come un tenermi agganciata al blog anche nel lungo tempo in cui non l’ho usato 🙂

    Ho finito! Mi fa male il braccio xD Passo la parola a voi se vi va! ^_^

    Sara

70 Comments

    1. Uahah ma noo xD
      Ma dovevo metterne solo 15, e ho scelto quelli più “simili” al mio… ma anzi da te ci passo volentieri, per contrasto lo trovo interessante! ^_^
      Se ce l’hai linkamelo qui! Ho gli occhi quadrati perché sono stata un’ora a cercare di risolvere perché mi sballava tutti gli a capo xDD se no ci passo appena sbollisco 😛

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      1. Bellissima!! Io adoro le macchine da scrivere,io qualche anno fa ho comprato una Olivetti mi pare lettera 32 o la versione successiva.. Poi vado a controllare.
        Scrivevo tante cose a macchina, mi aiutava a sfogarmi,poi ho finito l’inchiostro qualche mese fa 😥
        Ora attendo di avere la possibilità per comprarlo e tornare a scrivere come una nonnina *-*

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      2. Che bello, fai benissimo!!
        Se no puoi fare come me con la carta copiativa, si trova in tutte le cartolerie e costa poco, la resa è ottima! Io la uso appunto perché non funziona bene, ma è comoda!
        In pratica prendi il foglio su cui vuoi scrivere, ci metti sopra il foglio di carta copiativa, poi ci metti su un altro foglio qualsiasi e scrivi… non vedrai niente se non solchi, e alla fine ta daaa, hai il foglio perfetto dietro xD metodo provasi 😂😂😂

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  1. Simpatica questa presentazione! Perfetta per farmi un’idea 😅 Fiumeeee di parole che ho trovato interessanti. Mi interessa sempre sapere come son nati i blog e scoprire pian piano chi si cela dietro le condivisioni. Un piacere averti trovata e questa cosa dei collage mi incuriosisce molto 😉

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  2. Grazie mille…. Sei stata molto carina con me, son felice per le tue parole. Ho dei grossi problemi con la tecnologia, mi hanno spiegato più volte come fare… Mai capito ma ti prometto che mi impegno nel riuscirci… In caso non ci rimanere male… Son proprio tarata con questa cosa ma ci proverò 😀e grazie di cuore😀

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    1. Ciao!! Figurati, lo penso dai tuoi primi post che ho letto! 😊
      Ma certo, mica bisogna rispondere per forza 😊 Solo se si ha voglia o si riesce ecc! Dev’essere un divertimento prima di tutto.. non l’ho specificato perché lo davo per scontato 😊💞💞😻😘

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  3. Ma quanto scrivi Sara! Sei un fiume in piena di parole. Devo conoscere meglio il tuo lato artistico e vedere se le due cose si intrecciano o rimangono su binari differenti. Piacere di averti conosciuta.

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  4. Woooh, non l’avevo ancora letto! Eh sì, scrivi tanto 😀 ma non credo sia un male, non se dovessi scrivere un libro. Spesso io mi son trovata con il “problema” opposto, e cioè che sono molto sintetica nei pensieri. Secondo me, sia per una che per l’altra, ci sono i pro e i contro, come in fondo per ogni cosa.
    Sei stata fortunata ad incontrare questa persona, questa tua amica che ha fatto sì che tu non lasciassi andare una cosa per cui potrebbe veramente valerne la pena.
    Mi ci ritrovo anche nel fatto che anch’io a volte non sono sicura delle cose che scrivo, perché comunque le parole riflettono il proprio mondo, e scrivere è mettersi a nudo davanti ad una platea di persone.
    Ottimo il consiglio di rispondere ai commenti! 😀

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    1. Graziee! Già, è così..💞 è vero.. questa mia amica la posso vedere poco ma siamo in sintonia creativa 😊 sì lo scrivere tanto ha i suoi vantaggi ma nel mio caso sento che disperdo il senso e alla fine non mi piace il risultato… ma c’è chi scrive tanto e rende bene o comunque è a suo agio! 😊

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      1. Credo di capire cosa intendi, ma secondo hai bisogno di pratica 😊 . Riguardo l’amica, sono contenta per te! Non è facile trovare persone che siano in sintonia con noi stessi ☺

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