Cosa c’è dentro: l’astronauta e i fili luminosi

astronauta half
Elementi del collage: immagine da un libro di scienze per ragazzi degli anni 70 e parole ritagliate da un vocabolario inglese/italiano per bambini degli anni 90.

Ecco un’immaginazione di alcune mattine fa, al risveglio: c’era un lago, di giorno, e su quello sfondo rivedevo alcuni lampi di persone o fatti vissuti, e tra tutto c’erano tanti fili luminosi.

Erano come tanti fili che disegnavano o costituivano la struttura delle cose, ed il loro collegamento con le altre: tra quelle immagini stesse, il lago e il cielo. Allora ho pensato che tutto ha sotto/dentro quei fili, che erano sottili e fatti come di luce azzurra, ma bianchi nel corpo centrale più luminoso.

Poi ho pensato che quei fili collegano ogni cosa, e anche nel loro deformarsi per seguire i continui movimenti del tutto, tengono tutto unito e in equilibrio. Tutto è sempre in perfetto e costante equilibrio tra quei fili. Grazia e ombra si pareggiano sempre, che sia tra interno ed esterno, nei micromondi di un cassetto fino a sulla Terra intera e nell’universo.

Dietro a un angolo pieno di angoscia e disarmonia è sempre pronto a esistere un volto di porcellana che non sa nulla. Davanti a una visione tetra è sempre pronto a esistere uno sguardo invisibile che rende d’oro le cose, nascosto sui tratti di un volto in apparenza invisibile.

31 Comments

    1. Di niente! 😀
      L’immagine è vecchia, magari il look è cambiato un po’ nel frattempo!
      Mi hai fatto tornare in mente che ero rimasta un po’ scioccata nel sapere che portano delle mutande speciali che non vengono cambiate per un sacco di tempo… ancora non ho ben capito come funzionano.
      L’avevo rimosso! °_°

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