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  1. Come ormai d’abitudine, una forte spinta, la tua, alla riflessione. A proposito: visto che citi lo specchio, è bene tenere presente che “Lo specchio riflette, ma non ragiona…”. Tu, al contrario, solleciti una “riflessione-ragionante”. Ecco allora una annotazione di Nicola Abbagnano proprio in merito al concetto di solitudine: “La solitudine non prescinde dai legami offerti dall’ambiente e dalla vita quotidiana se non in vista di altri legami con uomini del passato e dell’avvenire, con in quali sia possibile una forma nuova o più feconda di comunicazione. Il suo prescindere da quei legami è perciò il tentativo di rendersi liberi da essi e rendersi quindi disponibili per altri e inattesi rapporti sociali”.
    In fondo – credo – il tuo Atti effimeri di comunicazione tende a promuovere modi esistenziali di essere che siano funzionali a questo scoprire nuove modalità relazionali. Più umane e di maggior soddisfazione.
    Penso sia mio dovere riconoscerti come volano e sorgente di “cose belle”.

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    1. Che bello, grazie!! :0
      Bellissime le citazioni, come sempre! 😀
      Già, credo che, proprio perché il senso di solitudine c’è nell’uomo (giustamente) a prescindere, vada abbracciato e quasi ricercato dentro, al di là del mondo esterno… e credo che apprezzare questa solitudine interiore sia la prerogativa fondamentale per stare anche meglio con gli altri, evitando rapporti di dipendenza, gelosie, pretese, eccetera 😊
      Grazie anche per apprezzare il mio progetto del blog!!🌷molto bella la tua analisi, grazie!! 🙂

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