La casa
Fuori dalla finestra c’è una casa
che non conosco chi ci abita dentro,
che d’inverno non guardo proprio mai
perché non alzo mai la tapparella
ed è come se proprio non ci fosse.
D’estate invece la vedo, ma strana,
inframezzata da striature verdi
delle veneziane sempre giù.
E la vedo come fosse un quadro
di uno strano artista dimensionale
la cui mostra è solo dentro agli occhi
di chi vuole vedere la realtà
come invece qualcosa di diverso
da una semplice casa con finestre
con dentro gli abitanti sconosciuti.
La lente
La piccola realtà mi sembra strana,
fatta di ombre e alberi ammassati
come fosse la scena di un delitto.
Non riesco proprio a vedere le cose
come fossero normali e lineari
come senza domande di alcun tipo.
Ho bisogno di usare la mia lente
che dà a tutto un alone di mistero
sull’origine vera delle cose,
da vederle in un’atmosfera azzurra.
Ma la mia lente non è una finzione,
ma corregge, ridando verità
alla strana sceneggiatura intorno
del teatro dove noi viviamo.
La porta
Stare male mi fa sempre scrivere
ma anche lo star bene mi fa male
perché ne vedo la caducità.
Allora è come se star male fosse
una porta per il trasferimento
di informazioni cosmiche ed antiche
ma spesso sotto forma di domande.
Questo stato è una condizione fissa
come i soli che contemplo nella mente.
Gli scacchi
Giocare a scacchi tu con il destino
sarebbe una partita complicata
perché sa già cosa dovrà succedere:
tu puoi fare le mosse che vorrai
puoi scegliere davvero ciò che vuoi,
ma tanto vincerà soltanto lui
perché ciò che tu sei viene da lui.
Sul tavolo stellato d’oro e azzurro
(dove sono appoggiate le pedine).
Le persone
Le persone che mi fanno arrabbiare
sono come una gran benedizione
perché ogni giorno mi mandano in cerca
dei più cristallini tra i luoghi interiori
pur di non ricordare la realtà
pur di trovare una cura da loro.
Perciò sono preziose a modo loro
anche se non lo capiranno mai.
La finestra
Questa betulla è la mia ispiratrice
fuori dalla finestra la vedo e
mi chiedo cosa è dentro e cosa è fuori.
La finestra è il simbolo del vuoto
e del mistero dentro, e la betulla
attira a sé i miei occhi che la vedono
attraverso la zanzariera a quadri,
quadretti fitti fitti come pixel
come vedessi tutto da uno schermo
come se fosse tutto un’illusione.
Ecco un’altra idea.
Se un giorno tu dovessi esporre le tue creazioni, i tuoi quadretti, lungo le pareti pareti delle esposizioni potresti alternare quadri ed opere come queste, il tutto condito da minimalismo.
Sarebbe stupendo e verrei a trovarti.
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Uaah, che idea meravigliosa!! 😍 da fare assolutamente, grazie mille!! 💙
Per quanto riguarda le poesie sto anche preparando una raccolta con tutte quelle vecchie e recenti 😊
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Scrivi delle cose molto belle. Complimenti!
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Grazie mille!! 😊💕
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Ma bello tutto 😀
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Grazie!! 😀😀🎉
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Sara👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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Grazie Ale 😍😍😍💕
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informazioni cosmiche ed antiche…
mi piace di questo blu e di verde…
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Che bello che ti arrivi *–* che ti arrivino le informazioni 😀💕
È una lampada ormai vintage con le lampadine multicolore 😀💙💚
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🤩🤩🤩🤩🤩🤩💚💙💚💙💚💙💫
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💙💙💙😘😍
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Bellissimo è stato un piacevole viaggio letterario e visivo….ottimo Sara…più tempo passa più il tuo io ( bada che sono un’fanatico esperto dell’Io) ci presenta un artista completo innovativo e altamente orginale. Continua cosi il tuo FanZero è stato lungimirante in merito…e l’artista è di quelli che meritano grande attenzione
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Grazie davvero Francesco!! 🌌😊 sei gentilissimo 😘🎉
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Sculture di parole, bellissime…
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Grazie *–*
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ma lo sai Provasi che sono belle? Scritte bene e con lo sguardo un po’ bambino
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Grazie mille!! 😊 Mi piace essere chiamata per cognome 😀
Mi fa davvero piacere che ti siano piaciute! Lo sguardo bambinesco è sempre in me 😀🌈
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Hai uno stile interessante 🙂
p.s. “le persone” l’ho girata ad una amica che si incavola sempre troppo… 🙂
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Grazie mille!! Wow che bello che l’hai condivisa! 😍
Eheh anch’io mi arrabbio troppo e me le scrivo apposta 😂🌈
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Non potevo esimermi 🙂
E che lei si stressa troppo, dovrebbe prenderla più easy .,.
Tu mi pare che la prendi meglio 🙂
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Ci sto provando 😅
Scrivendo tiro fuori i messaggi che voglio dare prima di tutto a me stessa, proprio perché in altri momenti ne ho bisogno 😀
Grazie ancora 😊
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Capisco, è una buona idea 🙂
Grazie a te che condividi 🙂
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Grazie a te!! 😊
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Impegnativa la visita alla Mostra dei tuoi quadri di parole. Suggestiva, nel suo evocare simboli archetipici. Provo a soffermarmi passo passo davanti ad ognuna delle tue sei composizioni.
Immaginando un preciso sottofondo musicale, una sorta di guida all’ascolto della tua voce: Quadri di un’Esposizione, di Mussorskij.
La finestra.
Simboleggia la ricettività della coscienza (se rotonda) e la ricettività terrena in relazione agli apporti celesti (se quadrata). In assoluta sintonia con ciò che simboleggia la betulla: la via attraverso la quale discende l’energia del cielo e risale l’aspirazione umana verso l’alto. Un invito, il tuo, ad ascoltare vibrazioni e messaggi dell’universo emotivo e razionale di cui ogni essere umano fa suo malgrado parte.
Le persone.
Interessante e significativa l’etimologia della parola “persona” che – in latino – significa “maschera”. Nel senso più comune del termine rappresenta l’essere umano in relazione con il mondo e con se stesso. Benedici le maschere indossate per farti arrabbiare. D’altro lato, la maschera non nasconde ma svela le intenzioni di colui o colei che la indossa. Semplice, quindi (ma non facile…) trasformare la negatività in positività, la “rabbia” in sorgente energetica funzionale al proprio benessere. Ecco allora un altro suggerimento-dono per il visitatore della tua Mostra.
Gli scacchi.
In effetti, che si sia di volta in volta re, pedone, cavallo, torre o alfiere, è del tutto secondario: la partita avrà termine comunque. La scacchiera rappresenta il campo di azione delle potenze cosmiche dove il combattimento si svolge tra pezzi bianchi e pezzi neri, fra l’ombra e la luce. Ne “Il Settimo sigillo” di Bergman, il Cavaliere Antonius Block sfida a scacchi la Morte, pur sapendo che non ha mai perduto un gioco. Ma, pensa, anche la Morte può commettere un errore…Così la partita con il Destino, che definisci – con qualche ragione – complicata, potremmo giocarla con spirito costruttivo. Per risultarne comunque vincenti, anche se sulla scacchiera della vita il finale è scontato e a svantaggio del giocatore (o della giocatrice) che, da vivente, diviene di necessità ex-vivente.
La porta.
La porta rappresenta il luogo di passaggio– l’hai ben intuito e descritto – fra due stati, fra due mondi, fra il noto e l’ignoto, la luce e le tenebre, la ricchezza e la miseria. Si apre sul mistero della dialettica (del conflitto) tra Bene e Male, dove l’uno è ciò che viene desiderato e ciò che piace e l’altro rappresenta il dis-valore che implica e presuppone un giudizio negativo. Dalla relazione tra Bene e Male si origina ciò che vivi come malessere in opposizione all’auspicato benessere. La tua attività di artista suggerisce una via d’uscita: lavorare per la conquista di uno stato di bell’essere. La sensibilità estetica diviene così condizione prima e principale per lo stare un po’ meglio tuo e di tutti coloro che seguono e apprezzano le tue manifestazioni artistiche.
La lente.
Sul grande palcoscenico della vita giocano il proprio ruolo di attori il cielo, la terra e l’inferno. Gli angeli, gli uomini e i demoni. La tua è la lente del regista che indica a ciascuno come deve “muoversi” nel teatro del mondo; illumina le ombre che, da un lato rappresentano ciò che si oppone alla luce e dall’altro sono l’immagine delle cose mutevoli, irreali, fuggevoli. Ma tu suggerisci di coglierne comunque il senso. Ancora un dono al visitatore della tua Mostra.
La casa.
La casa è il simbolo del mondo interiore: la cantina corrisponde all’inconscio e il granaio all’elevazione spirituale. E’ anche simbolo femminile nell’accezione di rifugio, di protezione, di accoglienza e di spirito materno. L’essere accolti nella tua casa interiore offre a ciascuno la possibilità di scoprire l’abitante sconosciuto che è in ognuno di noi, agitando le proprie speranze il più delle volte disilluse.
Con i quadri di parole con i quali hai allestito la tua Mostra, i tuoi atti di comunicazione cessano di essere effimeri per diventare punti fissi di riferimento esistenziale…
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Che bello, grazie a te di questo!
Mi piacciono un sacco le tue analisi, le trovo pezzi poetici di per sé, bellissimi!
E mi fanno capire ancora meglio ciò che ho scritto 😀
Favolosi, grazie davvero per tutto! 🎉🌈
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Tra l’altro il settimo sigillo è tra i grandi classici che non ho ancora visto: è ora di recuperarlo! 😀
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Bellissime composizioni.
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Grazie mille!! 🙂
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Quante gocce cromatiche e verbali. Mi piace molto la prima della casa. Ciao 🌸
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Grazie mille!! 😍😍😍 💙💚💕
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🌝🌝🌝🌸
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🌷
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