Polistirolo

Ho sempre amato le M di polistirolo

le ho sempre trovate altamente

e gravemente poetiche,

così morbide ed inconsapevoli.

Così azzurre, d’alba multicolore

dentro.

Hanno i cieli e la terra.

Questa foto l’ho scattata nell’adolescenza più cupa.

Insieme ad una gommina a cuore

e a una rana di sapone.

Invece il mandala che vi mostro oggi l’ho fatto alcuni anni dopo, ossia alcuni anni fa.

Andando in cortile a buttare la spazzatura (o andando a cercare il mio gatto che era uscito), accanto ai bidoni bianchi della raccolta della carta trovai uno scatolone piccolo con dentro tante S di polistirolo. Lo portai in casa.

Così, in un luglio (lo ricordo perché era il compleanno di mio padre), feci questo mandala, su un cartone grigio.

Non calcolai nulla, semplicemente partii dal centro e proseguii, incollando le tenere S. Usai tutti o quasi i pezzi, e il calcolo finale sul cartone fu perfetto.

Queste foto provengono dal mio vecchio blog, perché l’originale ce l’ho ancora (è appeso in corridoio) ma col tempo si è incurvato un po’.