Ritratto di carrello trippy

Era da tanto che avevo voglia di disegnare un carrello, e ieri l’ho fatto!

Avevo iniziato a fare la struttura con la matita, ma non mi piaceva, allora ho proseguito direttamente con i pennarelli!

Questo invece è il bozzetto preparatorio

e questo è il modello, ossia l’ultimo carrello che ho fotografato!

E guardandolo distrattamente dopo averlo finito mi sono accorta di una cosa, ossia che c’è un’illusione ottica!

Ho fatto un disegno per farlo vedere anche a voi aiutandomi con un omino (ho scelto Armando della Pimpa magro e con problemi posturali): riuscite a vedere la doppia prospettiva del carrello?

Nel secondo disegno infatti se guardate la ruota dietro (quella nascosta ed evidenziata in azzurro) come fosse davanti, il carrello sembra essere visto da dietro e dal basso e sembra volare, o fare balzi sulle nuvole! 😀

L’ho fatto vedere a mio padre ma mi ha solo chiesto quali sostanze avessi assunto °_°

Ma io lo vedo!

Sicuramente è per via della prospettiva “di quello visto frontalmente” che ho disegnato sbagliata… ogni volta che lo guardo lo vedo o dal davanti o da dietro!

Lo vedete? 😀

Quindi, per i figli degli anni ’80 come me, come non riadattare un grande classico di Cristina D’Avena?

“Tu voli in alto lassù

dove il cielo è più blu dolce mio carrellino

e poi planare saprai

più leggero che mai là dove tu vorrai…

Voli con agilità

per l’Iper azzurro vai,

porti la felicità ovunque arriverai!

Vola mio carrellino, vola mio carrellino vai,

vola mio carrellino, quante avventure tu vivrai!”

Infine, per rendere meglio l’idea e virare al trash definitivamente, ecco una rielaborazione grafica con il mitico Paint!

Il carrellino è riuscito a farvi volare e vedere il suo mondo multidimensionale? 😀