Acquerello strano

Questo è un acquerello che avevo fatto nel mio breve e infausto periodo all’Accademia di Brera ed è quella che trovo riuscita meglio tra le pochissime cose rimaste di quel periodo.

È appeso in casa e mi piace perché negli anni ogni persona che l’ha visto mi ha chiesto cosa rappresentasse, e ho sempre risposto che dipende da cosa uno ci vede. Non è un soggetto preciso.

sottoterra

Sono esserini?

Semi?

Alieni?

Conchiglie?

Animali marini?

Animali in letargo?

Biscotti?

Ho ricevuto e pensato varie versioni, ma non saprò mai cosa sono.

Ma nel frattempo gli ho trovato un titolo: «Esse est percipi», che mi ha suggerito (b)ananartista SBUFF in un commento ad un articolo precedente.

Secondo voi cosa sono? 😀

149 Comments

    1. Ahah bellissima la tua versione xD
      Quale dei cinque pezzetti è l’orecchio? 😀

      Infausto perché ero in crisi esistenziale di mio, e Brera non aiutava per niente, anzi, ha fatto solo danni! Infatti ci sono rimasta pochissimo… di per sé può andare, ma per chi è adatto. A me non è piaciuto: l’ambiente, sporchissimo e scomodo, gli orari disumani (non c’era una pausa pranzo definita e c’erano lezioni fino al tardo pomeriggio), la non organizzazione totale (una volta ho saltato una lezione perché non trovavo l’aula e mai l’ho trovata), lo stile dei professori a dir poco random (non tutti gli artisti sono adatti ad esser professori) e la solitudine totale, sia nel non trovare dialogo con i prof, né con gli altri in generale, e io sono molto comunicativa di mio… posto orribile per me, mi ha ispirata al rovescio, solo nell’andare via! 😀
      Poi in generale ho capito, anche tentando invano dopo con la facoltà di lettere, che se studio ufficialmente qualcosa mi deprimo per tutte le altre cose che devo escludere e soprattutto perdo voglia di creare!

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      1. L’orecchio sarebbe quella nuvoletta più rotonda, più anelliforme (o cuoriforme con un incolmabile buco al centro) 😐
        Ah, il neo berkelyano (b)ananartista SBUFF è anche geniale nel trovare titoli o definizioni. Ti ricordi il collage dei piedi? L’ha definito “poesia podosinestetica”! 😀
        Mentre scrivevo un lungo commento alla tua risposta ha cominciato a nevicare ❄❄❄ e tutte le mie parole mi hanno sembrato parole di troppo…

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      1. Ahah è vero xD
        Invece da tempo penso che dovrei farne uno con le mie migliori ricette “alla carlona” ossia quelle più buone tra quelle veloci ma anche ok per le mie intolleranze! 😀

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      2. Ahahah xD
        No, più buoni! Ma ne sarei capace ahah

        Mi hai ricordato questo spezzone dei Simpson:
        Ned: Avanti musi lunghi, chi gradisce una bella scodella di latte-gelato scremato?
        Todd: Per me al gusto di tè!
        Maude: E per me senza gusto!

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  1. … pensieri appesi a fumo di sigaretta?:D Sai che Brera è legata indissolubilmente ad una ragazza che viaggiava in treno con me da Milano a Roma, un sabato sì è uno no! Lei era siciliana e veniva a trovare il ragazzo, siciliano pure lui, che studiava a Roma! Stiamo parlando (di un anno) degli anni novanta! Chissà che fine ha fatto!

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  2. L’estratto resta indefinito, ne puoi apprezzare l’essenza ma non tutti lo capiscono! 🤣🤣🤣 rido perché mi è venuto in mente un pensierino sull’astratto: prima o poi qualcuno osannerà la popo e tutti convinti che sia arte, stupiti e abbagliati annuiranno al suo splendore 🤣🤣🤣 ho cercato di esprimere il pensiero in maniere educata 🤣🤣🤣

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    1. Ahah bellissimo l’esempio xD
      Hai ragione, in questo caso l’ho messa così perché ogni singolo commento che ha ricevuto questo quadretto è: “Cosa sono quelli?”, allora mi è venuta l’idea in stile test di Rorschach 😀

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  3. Da questi piccoli delicati tratti sul nero, si percepisce un grande talento, una delicatezza e una profondità uniche (nel senso di individuali). Sono esserini alieni addormentati sul fondo del mare. Sono qualcosa che abbiamo dentro. Sono una suggestione, una soluzione, una constatazione.

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  4. Il bello dell’arte astratta è proprio questo, che ognuno può vederci o sentire certe emozioni personali. Ma la tua esperienza nefasta all’Accademia? Non ne parli in nessun post? Come mai nefasta?

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    1. Anche a me piace per quello! 🙂
      Non ne ho parlato altrove ma in alcuni commenti precedenti in questo post ho raccontato un po’!
      In pratica mi sono trovata malissimo per varie ragioni, che sicuramente per altri non erano un problema! Ma si incastravano male coi problemi che avevo già di mio… per esempio l’organizzazione era pessima (una volta ho saltato una lezione perché non trovavo l’aula, nessuna porta aveva quel numero e nessuno sapeva dirmi altro °_°), non c’era una pausa pranzo anche se le lezioni duravano talvolta fino a metà pomeriggio (io sono celiaca e con altre intolleranze, non potevo andare in bar o simili nei dintorni), era un ambiente sporchissimo (e ho parametri elevati di schifo a livello ambientale), ma soprattutto troppi professori erano bravi artisti ma pessimi insegnanti! Non avevo abbastanza energie fisiche e mentali per fare due ore al giorno di viaggio per stare lì… e avevo perso ogni ispirazione creativa!

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      1. Bè ti capisco benissimo, questa cosa della pulizia la noto pure io quando vado in uffici o ospedali o case. Ma comunque spero che tu abbia coltivato lo stesso la tua arte negli anni, al di là del discorso accademico. 😉

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      2. Oh ti capisco benissimo, anch’io sono intollerante e anch’io noto spesso la poca pulizia di certi ambienti. Ma spero comunque che tu abbia coltivato la tua creatività negli anni, al di là del discorso accademico.

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  5. Oh ti capisco benissimo, anch’io sono intollerante e anch’io noto spesso la poca pulizia di certi ambienti o luoghi ( pensa che son quasi scappata da Londra durante una vacanza in cui l’ho trovata sporchissima e trascurata). Ma spero comunque che tu abbia coltivato la tua creatività negli anni, al di là del discorso accademico.

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    1. Sì sì, una volta smesso ho pian piano ripreso i miei interessi! Poi negli anni ho preferito virare alla fotografia e alla scrittura soprattutto, come si può vedere anche nel blog, perché sento di riuscire a esprimermi con più precisione… ma ogni tanto disegno o dipingo ancora, e sono tutte comunque mie passioni parallele! 🙂

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      1. Guarda, scorrendo le tue immagini e vedendoti anche, te e quelle cose che hai fatto, mi sembra di vedere una persona molto simile a me, non so come spiegarti. Anche piccole cose come Lecter o Bates Motel, l’oroboros che pure io ho, e persino un anello col serpente….ci son troppe coincidenze. Ma dove stavi nascosta?

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  6. Guarda, scorrendo le tue immagini, vedendo te e le tue cose, mi sembra di vedere una persona molto simile a me. Anche piccole cose tipo Lecter o Bates Motel o l’oroboros e l’anello col serpente che pure io possiedo….troppe coincidenze. Ma dove stavi nascosta? Ho persino il taglio di capelli uguale e gli occhiali neri. Se ci mettiam accanto sembreremmo gemelle 😉

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    1. Uhh, ma che bello! *__*
      Quante cose simili! :O E mi colpisce perché con pochissimi posso sentirmi simile, e immagino valga anche per te!
      Ohh Hannibal, hai visto anche la serie tv? *_*
      Bates Motel la adoro ;__;

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      1. Pochissime persone simili a me, sì, ne ho conosciute davvero poche in vita mia. È il modo di sentire e guardare alle cose soprattutto a fare la differenza. Oh Normannn…quanto vorrei che non fosse finito 😊 Hannibal letto e visto tutto…un mitico personaggio speciale che ancora “studio”. 😅

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  7. Sì davvero raro trovare persone simili a me. È una questione di sentire e vedere le cose in un certo modo. Viverle in modo particolarmente intenso.
    Normannnn…..peccato che sia finito 🙁
    Lecter ho letto e visto tutto e lo sto ancora “studiando” 😉

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