Luce ed ombra

La mia battaglia quotidiana è tra luce ed ombra. C’è un’ombra che riempie tutta la stanza, e che mi accompagna ovunque vada. È densa e grigia, a tratti bluastra, ma se mi muovo lentamente posso passarle attraverso. È come gelatinosa ma fatta di aria, e vuole la mia energia, e per prenderla cerca di entrare dentro di me, nella mente e anche nelle cellule del corpo. Potrei chiamarla paura, ed è in effetti la mente, quella che propone i pensieri più densi.

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Volto cattivo in una crepa del cemento

Poi c’è la luce, che è una luce sottile, come quella delle stelle viste da lontano. Come oro delicato, silenzioso. Quella viene da dentro di me, ma al pari dell’ombra non è me. In questo caso è come se fosse qualcosa di perenne che come da un oblò posso scorgere da dentro di me, mi attraversa, ma non ha niente a che spartire col mio nome e storia. Questa luce la potrei chiamare speranza, o anima.

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Unica rosa nel giardino spoglio. Questa casa poi ho visto che è stata rasa al suolo poche settimane fa.

Il difficile di questo dialogo è che la paura o mente è molto forte dato che ogni sua obiezione è ben motivata, ha basi solide nel mondo fisico. Ha sempre ragione, quindi è potente e si sa imporre. Invece la speranza o anima appare molto più fragile, perché tutte le sue ragioni sono impalpabili, attingono al regno della fede, fede nel senso di fiducia. Le sue argomentazioni sono tutte al di fuori del tempo terrestre, e nulla di ciò che propone è percepibile dai sensi.

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Profilo inquietante creato dall’ombra della mano

Quindi ogni giorno c’è questo scontro silenzioso dentro di me. Cerco di nuotare oltre quelle tenebre così realistiche.
Eppure non esistono, e in parte sono necessarie, sia per far risaltare le parti in luce, che per farmi notare quelle stesse parti in luce. Probabilmente se non avessi avuto le tenebre non avrei mai notato il loro opposto.

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Luce della finestra che si riflette sull’armadio. A riguardarla sembra anche che ci sia un diavoletto che vuole entrare, che il realtà è la silhouette della lampada da tavolo 😀

Questa è la mia strada quotidiana, sia a livello psicologico che fisico, sia a livello materiale che spirituale. Qualunque altra cosa possa esserci nella vita non è che un mero riflesso di tutto ciò, come una proiezione.

Aggiunta musicale: Soundgarden – Applebite

Questo è un altro dei miei scritti apocalittici. Può sembrare non particolarmente apocalittico, ma in questo caso la fine del mondo è la fine nel mondo di ogni giorno.

84 Comments

  1. Comunque noi diavoletti siamo abilissimi nel travestirci da lampade da tavolo!😈😂
    Scherzi a parte credo che ciascuno di noi sia una sommatoria di luci ed ombre e in alcuni prevalgono le prime e in altri le seconde.Poi ci sono quelli in equilibrio e quelli o son da manicomio o son davvero interessanti tanto che sin quelli che cambiano il mondo!🤔

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    1. Ahah, noo la mia lampada sembra buona! xD
      Vero, concordo col tuo ragionamento! Come se anche ogni persona avesse diversi dosaggi di luce ed ombra!
      Nelle persone come nelle arti mi piace in particolare chi o cosa ha entrambe le cose, a un dosaggio giusto, perché le due parti possono così risaltarsi a vicenda!

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  2. Solo che conosci l’oscurità e le ombre, puoi apprezzare la luce.
    Chi vive sempre nella positività, nello star bene e senza problemi, secondo me è incapace di cogliere le sfumature e i contrasti che rendono interessante la nostra esistenza.

    Io quando noto un diavoletto che vuole entrare, so già che è il gatto Clash.

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  3. Luce ombra si legano sempre a bene e male, ma non è sempre cosi, la luce, in verità. è a volte infingarda; più ti avvicini e più ti acceca, e non appena questo accade poi ti frega 😅
    L’ombra invece può incutere timore, stranire, smarrire, all’inizio ma poi, a mano a mano che la conosci, lei ti mostra la via da seguire, e non ti fa più inciampare nonostante l’oscurità

    Canzone mmh i soundgarden non mi hanno ma i fatto impazzire 😅
    Col bianco nero / luce ombra ci vedevo bene una canzone degli Antimatter da “saviour” o da “lights out”
    Forse Flowers dal primo e The art of a soft landing, con il suo inquietante finale, dal secondo

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    1. Concordo! Inoltre gli estremi sono negativi a prescindere, l’ideale è un bilanciamento che esalti entrambi i poli!
      Vero, la sola “luce” non solo può fregare ma spesso è anche affine alla stupidità 😅

      Noo poveri Soundgarden! 😂 Non sono nemmeno per me i preferiti della scena grunge, ma molte canzoni sono belle 🙂
      Anche Chris solista! ;_;
      Non li conosco quei gruppi che hai citato, li cerco subito perché visto che abbiamo gusti affini magari mi piacciono! *_*

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      1. Si, solitamente è meglio essere bilanciati 😊
        Son d’accordo anche qui 😊

        E che te devo di 😅 ma non metto in dubbio, solo che …. Non mi garbano 😅

        Il gruppo è uno solo 😅 ( antimatter)
        È un gruppo che fa parte del “sottobosco” musicale, non son famosissimi 😅
        Si, siamo affini è vero 😊 però io ascolto anche roba strana 😅

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      2. Ah capisco 😃

        Mmh svario molto: Vado da sonorità eteree, neo classiche, atmosferiche oscure, musica sperimentale a roba più pesante  doom metal, funeral metal, drone metal
        Dipende cosa trovi più strano 😅
        Tipo la canzone più lunga che hai ascoltato ?
        La mia è “light of day day of darkness ” dei green carnation dura 1 ora 😅 è un cd con una singola traccia

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      3. Belli gli Antimatter, li ho trovati! 😍

        Ahah tra le cose elencate sicuramente la più curiosa è il funeral metal! Voglio un titolo 😂😂

        Beh canzoni lunghe ne conosco ma mai a quel livello 😅
        Ho iniziato ad ascoltare light of day day of darkness, durata sobria xD
        Bella però! La voce del cantante mi piace, in generale per i miei gusti è un po’ troppo metal come stile ma ci sta, proprio perché il cantato non è di quelli metal che non reggo 😂

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      4. 😊

        Funeral ? Diciamo che è un genere che smozzico solo 😅
        Comunque direi … Don’t mourn dei pantheist 
        Ha, lunghezza a parte, un bel testo per un epitaffio     😅
        Oppure, un po’ più doom, departure dei forest of shadow
        Light of day è un miscuglio, non saprei definirlo con un genere solo 😅  comunque ascoltarlo è un esperienza 😊

        Se intendi il growl anche a me non piace..

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  4. Dovresti fare la regista horror perché riesci a concretizzare nell’esterno e descrivere bene la parte più insicura e fragile di te(tutti l’abbiamo..), quella in cui non riesci a vedere chiaro quando la tua luminosità diminuisce, quella che nutre le tue paure… Prima credevo nei contrasti etc etc ora non più, tutto é uno, un abbraccio alla little Provasi 😉

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  5. Ciao Sara, anch’io sento molto la tensione tra questi opposti. Una volta avevo spesso l’impressione di camminare su un crinale sottile e questo mi creava un grande senso di fatica. Man mano ho sentito che ogni volta che condivido qualcosa con qualcuno, o mi immergo completamente in un’attività creativa, il paesaggio del mio cuore si rischiara un po’. Grazie oer quello che scrivi!

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  6. Sei davvero sicura che la paura sia motivata e radicata e la speranza no? Si basano entrambe su nostre supposizioni, congetture, aspettative… è solo questione di prosepettiva se consideriamo una più credibile dell’altra!

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      1. Intendo che una persona può elencarne dei motivi e non essere smentibile a livello di dati, più facilmente che facendo lo stesso discorso a livello invece di speranza… ma è una sfasatura, propria appunto di come è fatta la paura stessa, che in realtà non è mai realistica davvero!

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