Carrelli poetici

Sara Provasi

Ogni volta che vedo dei carrelli abbandonati o in solitudine, o elettrodomestici, mobili, o un divano, sul marciapiede tra l’erba, mi chiedo: 

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come possono non essere poetici per chiunque? 

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Come piccoli esseri lanciati su un altro pianeta, smarriti. 

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Quest’altro carrello poetico milanese me l’ha mandato Ale ❤ 

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Quest’altro, al tramonto con panchina, me l’ha spedito Mariano da Genova!

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Questo è da parte di Paola xD

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E questi me li ha mandati il mio amico Claudio da Fb, da Bollate:

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carrelli svenuti in massa nel torrente artificiale!

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Che, a proposito di carrelli annacquati, mi han fatto ricordare questa foto di più di un anno fa, che non avevo ancora pubblicato: carrelli nella fontana (putrida)…

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più che “La dolce vita”, “La marcia vita”! xD

…Grazie a tutti dei carrelli!! ❤

Pubblicato da Sara Provasi

Atti creativi e oggetti sommersi.

60 Comments

    1. I pigri mi sa!
      Di cui faccio parte ampiamente, ma per i carrelli ho massimo rispetto! 😀
      Poi non sopporterei di fare tutto il tratto per arrivare a casa (coi marciapiedi piastrellati) e fare quel suono trattatttàttàttà che fanno ovunque tranne che sui pavimenti lisci dei supermercati xD

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      1. Ahahahahahah anche col rischio di arrivare a casa con la lordosi visto che non esiste al mondo un solo carrello che abbia le ruote che vadano dritte 😂

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      6. Che carina *_*
        No no ci sono, ho solo ancora quei disturbi che ti dicevo e certi giorni ho meno voglia di usare i vari “device” 😛
        Invece gli articoli li programmo quando ho più energie e quindi escono da soli xD

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