Le avventure di Barbie abduction episodio 7: la Barbie Lilla

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Barbie si specchia e si sente brutta. Immagini del collage: pubblicità di Barbie sul Corriere dei Piccoli e pubblicità dei Masters – I dominatori dell’Universo.

Toc toc toc toc! 

Con questo suono secco ed insistente il Dottor Coniglio si destò da uno dei suoi pisolini, i suoi preferiti, quelli del dopo pranzo. Si alzò di soprassalto dalla sua poltrona di velluto con uno scatto che fece quasi cadere i suoi grandi occhiali tondi. I baffi erano tutti a zig-zag, dato che durante la soda pennichella il Dottore aveva appoggiato il secco mento su un piccolo cuscino del divano che teneva come abbracciato, che in questo movimento improvviso cadde a terra.

Psicologo Coniglio: C-chi è? Sì? (In uno stato in cui non ricordò per un breve momento chi fosse, né dove fosse, né che ora fosse, né tantomeno chi potesse essere alla porta inesistente del suo studio)

Barbie: Sono io, Dottore, Barbie! Mi apra subito, la prego! (Con tono angosciato)

PC: Barbie chi? …Aaah, Barbie! Prego, entri pure! (Ancora un po’ sconvolto dal sonno)

B: Dottore, menomale che era in studio! (Trafelata, come se avesse corso per arrivare allo studio, e si fosse arrampicata fin sulla cima della “Rocca dei peluches” senza volare)

PC: Mi dica, mia cara, come va? La vedo un tantino su di giri! Cosa le è successo? La scorsa volta mi era sembrata tranquilla, tanto che pensavo non sarebbe più venuta! (Infatti un sottile sorriso accompagnò quest’ultima sentenza)

B: È successa una tragedia! Una tragedia vera!

PC: Non esistono tragedie che non si possano risolvere, mia cara… mi dica! (Con un tono tra l’affabile e il robotico, come se questa frase l’avesse detta già a milioni di persone, in maniera identica)

B: Dice davvero? Non credo…

PC: Certo signorina! Tutto si risolve… spesso le cose si risolvono da sole, col passare del tempo, oppure con la morte! La morte è una grande soluzione, spesso tanto sottovalutata! (Leggermente sornione e infervorato da questo discorso, o quantomeno più vivace di prima, tanto da non far caso al fatto che Barbie pareva non ascoltarlo)

B: (Fiondatasi sul divanetto-porta-kleenex, e afferrandone subito uno pronta a soffiarsi il naso) Ah, grazie mille Dottore, questo sì che mi conforta! Tantopiù che ho scoperto da poco che noi Barbie non possiamo morire!

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PC: E chi glielo ha detto?

B: Me l’ha detto la mia amica Teresa, lei sa tante cose.

PC: E cosa le ha detto, più precisamente?

B: Che noi bambole non moriamo mai, ma semplicemente cambiamo vita, mondo, Bambina Padrona, nome, storia, vestiti… Ma non moriamo. Ma è anche questo a terrorizzarmi!

PC: La sua amica dice il vero, mia cara. A parte che per l’ipotesi che, essendo fatte di plastica, esiste la possibilità teorica che voi possiate morire con il fuoco, bruciate o sciolte. Questo potrebbe teoricamente succedere! Oppure macinate, triturate! (Quasi compiaciuto della sua considerazione geniale, guardando verso l’alto e alzando leggermente le spalle, e inserendo le manine fredde e pelose tra le ginocchia accavallate, per scaldarle)

B: Oh, bello! Di bene in meglio, Dottore! Oggi sì che mi sta aiutando! (Con tono polemico)

PC: Non volevo angosciarla ulteriormente mia cara, erano solo teorie, stimolate dalle sue argomentazioni! Ma la prego, mi dica pure cosa la tormenta, ed il motivo per cui è venuta oggi! (L’ultima frase aveva assunto di nuovo la connotazione del robot gentile, tipica delle frasi evidentemente ripetute a iosa dal Dottore nel corso della sua carriera)

B: Ecco… in pratica… ho paura, ho molta paura per il mio futuro!

PC: E perché mai, signorina? Cosa è successo per turbare tanto i suoi -peraltro già precari- equilibri? Mi era parsa in ripresa…

B: Sì… ma tutto questo… prima che arrivasse lei!

PC: Lei chi? Io? (Risposta sbagliata evidentemente favorita dall’attenzione del dottore che cominciava nuovamente a vacillare)

B: Ma no! Cosa c’entra lei? Intendevo “Lei” un’altra!

PC: Un’altra chi?

B: Tocca trasformarlo in dure parole reali… Non ne ho il coraggio, questo vuol dire dare tangibilità al problema…!

PC: Suvvia, ormai è qua, parli pure apertamente! (Di nuovo con la modalità del robot gentile)

B: Ok. Dunque. C’è una nuova lei che minaccia la mia vita. È arrivata una nuova Barbie nel mio mondo! Ed io verrò esiliata, regalata, dimenticata, rasata, denudata, bruciata! (Estrasse velocemente tre diversi kleenex dal divanetto, e ci tuffò la faccia dentro, lamentosa)

PC: Aah, è questo il problema! Suvvia, signorina, non deve farne una tragedia di tali proporzioni! La sua nefasta previsione mi pare eccessiva!

B: Lo dice lei, perché non l’ha ancora vista…

PC: Vista cosa?

B: La nuova Barbie! (Con tono tra lo spazientito, il desolato e il rassegnato; conscia di star parlando con l’unico interlocutore decente disponibile. Poteva confidarsi anche con Teresa, ma non voleva turbarla, in più l’aveva appena vista e tediata da poco, e Teresa era una tipa solitaria, che per quanto amabile non andava stuzzicata troppo spesso)

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Eccola, la nuova rivale di Barbie!

PC: Allora me la descriva. (E nel dirlo, si aggiustò in maniera più comoda sulla poltrona, con le gambe ben allungate e le spalle rilassate tra i braccioli, pronto a perdersi nel suo mondo, pregustando un lungo monologo da parte della paziente; cosa che per uno psicologo significa “un lungo momento in cui poter pensare ai fatti propri, al nulla, o a sonnecchiare soavemente dietro a un’illusione di occhi aperti”)

B: Dunque… è arrivata ieri pomeriggio. Le dico solo che devono esserci state diverse Bambine Padrone oltre alla mia, in riunione, perché nel cielo ho sentito un coro, come angelico, di “Oooh!”, e di “Woow!”, e di altri suoni e canti di apprezzamento. Mi arrivano solo voci indefinite dall’alto delle BP, ma si capiva che stava succedendo qualcosa di epico, sentivo come se ci fosse un temporale di sussurri estatici. E pochi minuti dopo eccola, la mia spodestatrice! Una Barbie nuova! Nuova, e perfetta! Mi ha detto in seguito che non ha un nome distinguibile come Midge o Teresa, ma si chiama semplicemente “Barbie” anche lei! Per questo la temo! Ma mi ha detto che lei proviene da un gruppo di “Barbie fatate” dove la regina ha i capelli ancora più lunghi dei suoi ed è bionda, come me. Quindi non è lei la punta di diamante della collezione! Però…

PC: Però…? (Si inserì nel monologo soltanto così, per dare una parvenza di interesse e partecipazione, ma si poteva sentire che la sua voce proveniva da molto lontano, dov’era in quel momento la sua anima)

B: Però lei ha i capelli lunghissimi! E lilla!

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PC: E con ciò? (Disse, fingendosi interessato)

B: E con ciò cosa? Non so se ha presente l’entità della tragedia.

PC: E quale sarebbe la tragedia? (In questa domanda il Dottor Coniglio era al 50% sincero nel non conoscere molti codici barbiani, e al 50% colpevole di non aver ascoltato quasi nulla del monologo precedente)

B: Come quale sarebbe? Sarebbe che ora addio, ciao, ci si vede, goodbye cara Barbie normale-bionda-banale-noiosa che sarei io!

PC: Non dica così, signorina… (Nuovamente con modalità robot gentile, con tanto di mano sospesa per un attimo nel vuoto)

B: Lo dico, lo dico, inutile far finta di niente! La Barbie Lilla diventerà la nuova regina dei giochi, ma mi andrebbe anche bene di per sé, nel senso che avrei un po’ di tregua dalla BP, ma temo invece che la Bambina Padrona possa stancarsi di me e uccidermi!

PC: Ucciderla?

B: Ma sì, uccidermi dandomi via, regalandomi a qualche bambina sciocca in un mondo orribile, o perdendomi! Perderei la mia amica Teresa, Ken, la mia casa, i mie vestiti, la mia identità!

PC: Non faccia così… (Con le palpebre a mezz’asta)

B: O potrebbe giocare a tagliarmi i capelli, tanto ormai ha quella coi capelli magnifici, io posso anche fare da cavia di laboratorio! Cosa importa a lei?

PC: Non facc…

B: Ah! Dimenticavo! C’è un’altra cosa che mi ha fatta correre da lei questa mattina…

PC: Cosa? (Girandosi i pollici)

B: Il fatto che stamattina mi sono svegliata, dopo aver dormito pochissimo per via delle preoccupazioni -a ben donde- del giorno prima, poi ho fatto colazione nel mio tavolino apri e chiudi, sono andata verso l’armadio per cambiarmi e…

PC: E? (Forzandosi ad un minimo di empatia)

B: E molti dei miei vestiti mancavano!

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Da dove verrà questo outfit della Barbie Lilla?

PC: La cosa è tanto grave? (Di nuovo in un mix tra disinteresse per l’argomento e ignoranza dei codici barbiani)

B: Ma cosa dice? Ovvio! È un affronto! Un’incitazione alla guerra! E alla disperazione! (Si soffiò fortemente il naso in quei tre kleenex ormai macerati)

PC: Ma signorina, non credo sia colpa della nuova arrivata… come l’ha chiamata… viola…

B: Lilla! È peggio!

PC: Bene, dicevo… che probabilmente è solo colpa della sua Bambina Padrona se i suoi vestiti sono scomparsi, non glieli avrà mica rubati la nuova arrivata!

B: Sia come sia, peggio ancora anzi, vorrebbe dire che la mia BP non ha più rispetto per me, che già sono un peso per lei, e che sta già pensando a quale bambinetta scema rifilarmi! Magari a qualche bambinetta senza altre bambole, senza vestiti per me, né uno straccio di casa di Barbie… (Ondeggiando le mani sempre rigide nel vuoto, davanti al suo viso, in una spirale di terrore)

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Barbie immagina l’ingloriosa fine della sua carriera

PC: Ma no, vedrà che non sarà così… (Sbadigliando lentamente dietro a una manina, in modo inarrestabile, sperando di non venir notato)

B: Come no? Mi ci vedo già, mi toccherà dormire in un contenitore di plastica delle carote! Magari con sopra un cencioso fazzoletto o uno scottex come coperta. Wow. Con i piedi di fuori, e magari accanto alla cuccia di un cane che me li viene pure a morsicare! (Toccò il pavimento con le punte dei piedi in modo isterico, come se avesse molto freddo o il pavimento scottasse) Non ci voglio nemmeno pensare, ho i brividi.

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L’incubo di Barbie: abbandonata e morsa dal cane

PC: Vedrà, signorina, non succederà! Sicuramente per la sua Bambina Padrona lei sarà un pezzo storico, mitico, non oserà darla via!

B: Ah, e così sta insinuando che sarei vecchia, eh?

PC: M-ma no, signorina, cosa va dicendo! (Portando istintivamente le mani in avanti, come spaventato dalla reazione inattesa della paziente)

B: Sì, sì, l’ho capito ormai! Io sono il primo acquisto della mia BP! Lo so, ho i capelli ormai un po’ stopposi, il mio tatuaggio sulla schiena porta una data un po’ più indietro nel tempo rispetto a quelli delle mie compagne, ho i piedi un po’ anneriti e le mani un po’ smangiate, ma…

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PC: … (Sperando che la paziente continuasse da sé per non rischiare di fare ulteriori danni)

B: …Ma non credevo che il mondo potesse essere crudele fino a questo punto! Non c’è più rispetto. Pensavo di essere ancora al top, invece… Ora non sono più nessuno, e non so più chi sono! (Alzandosi istintivamente dal divano nello slancio della sua arringa)

PC: Signorina, credo proprio che lei stia esagerando, e che non abbia nulla da temere. È ancora una bellissima bambola, non ha niente di cui preoccuparsi, mi creda! Il suo è solo panico iniziale, vedrà…

B: E Ken? Oh, santo cielo, sicuramente perderà la testa per questa qua, adesso! Che poi il mio Ken può davvero perdere la testa, se la si spinge troppo in un unico punto, gli casca. Poi se la rimette subito a posto in un clic.

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Ken che perde la testa per la nuova Barbie Lilla

PC: Oh. (Terrorizzato dalla reazione a qualunque altra possibile risposta)

B: Già, è sicuro, andrà dietro a lei! Che poi mi sembra anche un po’ strana, un po’ svampita. Pare che sia alienata, non parla quasi mai con nessuno… Anche per spiegarmi la sua provenienza ha fatto una fatica ad aprir bocca… Boh, sembra snob. Spero che anche Ken se ne accorga. Altrimenti, giuro che piuttosto è meglio cambiare vita e ricominciare daccapo! Che mi diano pure via! Prego, cara BP, stancati pure di me, tanto qui la mia vita non ha più senso!

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Cara, posso spiegare…!

PC: (Guardando l’orologio da parete inesistente, poi Barbie, ruotando il capo di 45 gradi) La vedo un po’ confusa… sicuramente è stanca, mi ha anche detto che stanotte ha dormito male… e ora il nostro incontro di oggi è finito… le consiglio un bel bagno caldo, si rilassi un po’.

B: Come se fosse facile! Comunque va beh, ci provo. Grazie Dottore. Ci vediamo, forse, sì, boh, non so. Non so più niente. (Uscì dalla porta mollemente, trascinando la sua borsetta a tracolla fuxia per terra dietro di lei)

PC: Arrivederci mia cara, mi stia bene! (E quando Barbie fu lontana, si diede con soddisfazione una bella pettinata ai lunghi baffi con le piccole mani, riprese il cuscino che aveva nel frattempo posato sul divano, lo abbracciò, e ripiombò in un dolce sonno.)

❤ …Le avventure di Barbie continuano, ogni primo lunedì del mese! ❤

Le puntate precedenti potete trovarle qui ^_^

 

39 Comments

  1. le Barbie con i capelli Lilla non batteranno mai quelle normali! A casa mia le Barbie vecchie diventavano le nonne della famiglia…
    Il divano porta kleenex, poi, è geniale!

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  2. davvero carino! il Coniglio quando sbadiglia non riesce proprio a nasconderlo….si stira prima avanti e poi dietro e apre una boccuccia dotata di super dentini….il Dottore è davvero educato!
    diciamo che ha un aplomb molto professionale!

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  3. Snake Face nello specchio ha catturato la mia attenzione.
    Probabilmente e’ stato anche quell’incontro ad abbassare il Karma di Barbie.
    Comunque il Lilla e’ un colore vincente, cosi’ come l’indaco d’altro canto.
    Tutto passa in secondo piano quando ci sono quei colori.
    E poi la Barbie Lilla e’ molto piu’ carina*

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    1. Vero!! Per me restano più mitiche le vecchie Barbie perché storiche, e i materiali sono migliori… se dovessi tenerne solo una sceglierei tra quelle vintage!
      Ma concordo sul lilla, lo adoro, insieme all’indaco!! 😍 Infatti la Barbie lilla l’ho comprata tipo un paio di anni fa 😅 Era troppo bella! 😀💕 Doveva stare nella mia collezione 😂

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