Quando ero piccola in estate ero quasi sempre in Romagna, e spesso alla sera andavo con mia mamma e la mia amica Samantha alla festa dell’Unità. Ne facevano una a Sant’Arcangelo vicino al centro e alla rocca, oppure, la mia preferita, nel piccolo cortile della Pieve, dove c’era una minuscola chiesetta, vicino alla casa dei miei nonni.
La cosa che mi piaceva della festa dell’unità era la pesca. L’oggetto che ho trovato alla pesca e che ho ancora, a cui ero più affezionata, era un piccolo cervo marrone in plastica, fatto bene, simile a quello del collage, con alcune parti più scure colorate. In realtà non ricordo il momento in cui lo vinsi. Potrebbe essere anche proveniente da altre parti, ma lo ricordo talmente associato alla festa dell’Unità e a me che lo tengo in mano mentre guardo gente ballare il walzer, che ormai per me è così.
Pescavo i numerini da una grande giara di plastica trasparente. I foglietti erano tenuti chiusi da un maccheroncino. Mia mamma diceva sempre che la pesca era truccata. Che i premi belli, come la bicicletta, quelli che facevano la pesca li tenevano da parte per i loro amici, dando loro i numerini giusti solo a fine serata. Secondo me invece a ripensarci ora non esistevano proprio i numerini riferiti ai premi grossi.
Un’altra cosa che si vinceva spesso erano i trucchi giocattolo, che la mia amica Samantha usava più di me, e lasciava in giro per il cortile con mio sgomento. Io li tenevo meglio, li annusavo e non li usavo. Ma una volta ho fatto una faccia tutta mascherata con tutti i colori a caso.
C’erano i fard cremosi, gli ombretti in cialda con relativi pennellini a spugna, a volte i lucidalabbra roll-on (quelli da me più ambiti, da qualche parte ne ho ancora uno alla fragola ormai marcio, dentro a una boccetta di vetro). La cosa più classica infine erano i rossetti a matita, con tante piccole punte di vari colori tutte attaccate a formare un matitone lungo. Andavano dal viola al nude giallognolo, passando per varie tonalità di rosso e rosa.
Tu almeno un cervo lo hai vinto. Che mi ricordi alla pesca beccavo sempre “ritenta sarai più fortunato”
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Ahah allora c’erano anche i premi nulli! Dicevo a Paola che mi pareva ci fosse sempre un premio, anche orribile, allora forse no, o non sempre!
Ho vinto anche una pirofila alla lotteria delle medie xD
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Quelle lotterie della fortuna servivano a svuotare le cantine degli organizzatori
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Mi sa ahah
Dovrebbero inventarne una anche per piazzare i regali indesiderati dopo le feste! *_*
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Quello lo faccio con i miei amici. Barattiamo i regali doppi
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Fantastico!! Vorrei avere anch’io amici disposti a ciò! 😀
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Ti do un suggerimento. Cerca “la tombola dei troiai” di malvaldi
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Ho cercato su google… è un libro! Di cosa parla? Il titolo sembra meritevole!
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Parla di regali di Natale 😊
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Io non ho vinto mai niente, ma forse perché non andavo alle fiere 😄
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Ahah io l’avevo vicinissima quando ero dai nonni in vacanza!
Ho anche ritrovato questo video su youtube, e c’è proprio quel posto dove la facevano! *__*
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Che ricordi bellissimi!!! 😘 😘 😘
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Grazie cara!! ^__^ ❤ ❤ ❤
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A te💋
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Io mai nulla
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Magari ci giocavi di rado! Ma mi pare che alla pesca, a differenza che alla lotteria, si vinca sempre qualcosa, piuttosto anche una cavolata ma c’è il premio! Potrei sbagliare però… o magari era così tanti anni fa!
In effetti meno anni fa ci ho rigiocato e mi pare che non si vincesse con ogni numero!
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Mi sembrano ricordi molto romantici. Chi oggi sarebbe così contento per così poco?
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Bello *_* Vero, mi piacevano tanto proprio anche in quanto sorprese, ho ritrovato anche un cavallino di plastica “da corsa”!
Poi con i giochi ero in realtà viziatissima, in particolare con le cose di Barbie 😀
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Io avevo molti animaletti di plastica, quelli venduti nei sacchetti non sempre fatti benissimo, e purtroppo le alci (in origine tutti maschi con palchi maestosi) mi facevano molto soffrire: alla minima sollecitazione perdevano le corna e non si potevano riparare. Alla fine mi ritrovavo con sole alci transgenders.
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Ahah 😀
Anche ora nei negozi cinesi ci sono animali geneticamente sempre più modificati!
Ho trovato anche una “Barbie” a 1.49 Euro, che inserirò nelle storie 😀
Mi ricordo anche dei soldatini di plastica piccoli e verdi, forse anche crema, che avevo ereditato da mio fratello!
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La plasticaccia regnava sovrana. Da qualche parte ho uno scatolone pieno di dinosauri realizzati in idrocarburi fossili (epoca pre-Jurassik Park). Made in Hong Kong stampigliato sul ventre di un apatosauro è una delle prime cose che ho imparato a leggere.
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Ormai sarà plastica che si sbriciola, come i tendini in plastica di Hordak 😅
Ma regna sovrana anche oggi, e di minor qualità: è ormai entrata nel senza tempo!
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In verità, pensando a quell’apatosauro, forse il primo dinosauro in plastica del mio serraglio, mi sovvengono molti ricordi precoci, ma precisi. Spero stia bene.
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Anche a me capita di pensarlo su alcuni giocattoli piccoli che ho perso, erano animaletti di ceramica che regalavano con le merendine (quando ancora non sapevo di essere celiaca): mi chiedo dove saranno, in che forma, in che fusione chimica o fisica, a quale cosa le loro molecole staranno partecipando, o in quale angolo saranno ancora intatte nel mondo! E estendo ciò al tuo apatosauro, per empatia *_*
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Chissà in quale scatoletta in fondo a una scatola da scarpe, infilata in qualche scatolone saranno finiti gli animaletti fluorescenti trovati nelle merendine e consumati a furia di spostarli dal comodino al letto?
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Sarebbe bello avere un apposito detector, non tanto per riaverli, ma per sapere in che stato (sia di materia che geografico) siano finiti!
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Però non vorrei trovarli proprio tutti, il fascino delle cose perdute merita di non essere del tutto perduto
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Ah, è vero! Parte della loro bellezza è anche proprio nell’essersi perduti!
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Anche io mai vinto nulla😢🤣
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Mi sa che ci giocavo un po’ troppo xD
I regali carini però erano sempre pochi tra molti inutili 😀
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I ricordi d’infanzia sono sempre preziosi…
🙂
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Ciao! ^_^ è vero 🙂
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Anche io adoro la pesca. Il regalo che ricorderò sempre è un prosciutto crudo intero! Non puoi capire la gioia 😁
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Uaaah che regalone!! 😀😂😂 e che premio strano! 😅😂
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Gli scarti di Natale, che ne dici di metterli tutti su una bancarella e farne una pesca di beneficienza?
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Sarebbe un’idea geniale! Non saprei dove, quando e come però… ma sarebbe veramente la cosa da fare! 😀
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Belle le Feste de L’Unità di un tempo. Io le vivevo in Emilia, ma poco cambia. All’epoca si vincevano anche i pulcini, quelli veri, e i poveretti che sono finiti a casa mia hanno sempre fatto una brutta fine, sebbene involontariamente
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Uhh non li avevo mai visti tra i premi… poveretti! 😦
Però sì, erano belle quelle feste! C’era anche la cuccagna, anche se non l’ho mai fatta 😀
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I regali vinti da bambino, quasi per caso, hanno un sapore diverso nei ricordi vero?
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Proprio così! *_*
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immagino che Sant’Arcangelo, terra di grandi poeti, ti sia rimasta nel cuore
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Eccome! 🙂 Ho alcuni ricordi come fotografici impressi nitidamente dei vari luoghi ombrosi e alberati, le panchine di serizzo, la piazza… *_*
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