Come in una fiaba

Come in una fiaba ora c’è un incantesimo, di origine sconosciuta.

L’avrà creato qualche strega? O arriva dal terreno, con tanti piccoli insetti, che ci vogliono mandare via?

Non si sa, ma questo incantesimo rende tutto deserto: le strade, le piazze, le città.

Come se fosse caduta la neve, ma non c’è. Come se gli alberi spogli fossero ombre, venature nella retina, ma non è così.

C’è solo silenzio, con qualche rumore lontano.

Le persone sono chiuse nelle loro case.

Dicono che l’aria sembra normale, ma in realtà ci nuotano dentro tanti piccoli mostriciattoli, o gnomi arrabbiati, e se la respiri ti possono entrare dalla bocca, o dal naso, e uccidere.

Alcuni cavalieri però devono uscire per forza dai loro castelli e case, per portare avanti le loro missioni.

Molti altri dei villaggi invece escono lo stesso, perché loro vanno d’accordo coi mostriciattoli, oppure pensano che non esistono, solo perché non li vedono. Si chiamano zombie. Gli zombie diventano aggressivi se non camminano e camminano per sempre, devono vagare fino alla fine del mondo. Allora non temono questo incantesimo, oppure sono sordi e non lo sanno.

Però possono passare la maledizione ad altri, che invece in casa ci stanno in pace, a leggere i loro libri e giocare.

Ma si sa che in tutte le fiabe ci sono i mostri, le streghe, gli zombie, le maledizioni… e anche in questo mondo ce ne sono ancora e ancora, oltre a queste che vi sto raccontando.

Questo incantesimo è semplicemente nuovo, e fa ricordare alle persone delle città che tutti possono morire, nelle fiabe, per qualche motivo misterioso o improvviso. Anche nelle terre più ricche e feconde. Le principesse, gli aiutanti, gli schiavi, gli eroi, i re… ognuno ha la sua trama, che fino all’ultimo può cambiare e sorprendere. A volte le fiabe finiscono bene e altre male. Questo raccontano sempre.

Le fiabe servono agli umani per ricordare la morte e le possibilità.

Anch’io sono in una casa nel silenzio, circondata da zombie e il mio cavaliere è lontano, bloccato dalle nebbie dell’incantesimo, nella sua terra lontana. Cosa posso fare? Solo attendere: danzare tra uno zombie e l’altro, raccontare e leggere fiabe a mia volta. Ricordare che tutto è come sempre, che la morte è l’unico sigillo del nostro patto per essere al mondo, e che quando è il tuo giorno essa non ha confini: sia per mano di un mago, di una maledizione, o di un veleno.

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Questo cerbiatto è fiabesco. Lo uso come ferma-CD e per me è speciale, perché fu un regalo di mia madre. In realtà mi fece tantissimi regali, ma questo era tra quelli che non le chiesi io ma mi fece di sua iniziativa. 

Questa storia l’ho scritta prendendo ispirazione dal titolo di un mio vecchio mini scritto che si chiamava proprio Come in una fiaba.

E sempre a proposito di fiabe, ieri ho visto La principessa splendente dello Studio Ghibli, e ve lo consiglio!

59 Comments

  1. mononoke 🙂
    le fiave sono nate per descrivere la vita alle persone che non avevano ricevuto una educazione adeguata
    ci troviamo tutte le allegorie che viviamo nella realtà
    il silenzio è favoloso, anzi, fiabesco 🙂

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    1. Già!
      A me la fiaba è il tipo di prosa che piace di più, adoro anche quelle di calvino! *_*
      La principessa Mononoke è tra i miei preferiti, e più di tutti mi piace La città incantata… a te?

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      1. Sìì, bellissimi anche quelli!
        Allora La principessa splendente guardalo, ti piacerà! è su Netflix 🙂
        I disegni sono stati fatti in molti anni, tutti a mano, e lo stile è più abbozzato, ed è meraviglioso da vedere *_*

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  2. Belle parole
    In questo periodo sto leggendo molto, soprattutto fiabe (inclusa questa tua), oltre che a disegnare (con parsimonia visto che non posso uscire a comprare nuovo legno).

    P.S. Ho sempre saputo che i film di zombie, apocalissi, contagi, mi sarebbero tornati utili un giorno. Oggi ho ricominciato a vedere la mia seconda serie preferita che parla proprio di un’apocalisse, ma da meteorite… vabbé… sempre in tema.

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    1. Grazie mille!
      Anche io, mi dedico al blog poi all’ascoltare musica e vedere film/serie…
      L’avevo poi iniziato Il prigioniero! Devo continuarla perché è tra quelle che vedo un po’ alla volta, ho anche X files e The Wire che vedo così, o Mindhunter… invece quelle con trama veloce le guardo tutte subito! 😀
      Qual è la tua seconda serie preferita?
      Come film di contagio avevo visto Invasion, e da poco ho visto Life, come film catastrofico nello spazio, con una vita aliena che impazzisce! *_* Come anche La Cosa!

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      1. In tema contagi, ai tempi, mi ero visto l’ombra dello scorpione. Credo che sia una delle cose peggio realizzate su pellicola. X-files l’ho vista per un po’, ne riconosco la validità, ma non è mai riuscita ad acchiapparmi. La serie che mi sto riguardando ora si chiama You, me and the apocalypse, mai arrivata in Italia. Mi piace perché malgrado siano solo dieci episodi, è la miglior opera televisiva per quanto riguarda caratterizzazione ed evoluzione dei personaggi. Anch’essa britannica come il Prigioniero.

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      2. Se vuoi ti mando il il link del trailer, ma mi sa che wordpress me lo blocca. Bisogna stare attenti a non trovare il video che spoilere il finale, altrimenti tutto è perduto.

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  3. Da ‘grandi’ ci si dimentica delle fiabe, troppo presi dal correre dietro alla vita di tutti i giorni. Quando però capita di leggerne per un figlio o un nipotino, almeno per il tempo in cui ci si immerge, tutto sembra più leggero.
    La tua storia ci voleva, in questo periodo più che in altri si sente proprio il bisogno di evadere. In tutti i sensi.

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    1. Grazie mille! Vero, cerco di circondarmi di musica, film e altre cose artistiche per non pensare troppo… una volta che serve per stare attenti diventa dannoso star sempre lì col pensiero…
      Le fiabe le ho sempre tenute con me, e anche i libri per ragazzi sono tutt’ora i miei preferiti!

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  4. Io ho comprato tutto quello che ho trovato dello Studio Ghibli e non saprei dirne uno preferito, ma certo l’incanto che creano loro i vari Disney e Pixar non sono in grado di eguagliarlo. Se puoi ti consiglio di cercare anche qualcosa di Ocelot, “Kirikù e la strega Karabà” e “Azur e Asmar”.

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  5. Ho saputo 30 minuti fa di un tizio (vicino di casa di un’amica) che è andato al lavoro nonostante conviva con la mamma positiva.
    Da denuncia ed arresto immediato.
    Finché abbiamo idioti del genere, col cavolo che il CV19 si arresta.

    Fuori sembra ferragosto, senza agosto.

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  6. In ogni favola si nasconde una morale, chissà quale si cela dietro questa. Beh, io in realtà una la vedo ma la tengo per me. A parte ciò anche io ieri uscendo per fare la spesa ho visto il silenzio e l’assenza e le ho paragonate a quelle belle nevicate. Non avevo altri termini di paragone perché una cosa del genere a noi non è mai capitata a meno che non avessimo fatto un giro per Chernobyl o Fukushima. 🙄

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      1. Ma no, niente di così profondo solo che non volevo appesantire questo post. Diciamo solo che la morale potrebbe essere quella di cambiare registro, mentalità, modo di pensare, agire e tornare ad essere più umani, riscoprire valori autentici come la solidarietà, il rispetto per i più deboli e sfortunati se non altro perché in giorno potremmo essere noi quelli. Tutto qui. 😔

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