Karl all’IKEA

Esiste un tipo di odio superiore.

Un tipo di odio superiore a quello di mio padre (a.k.a. Karl) per la spesa, un tipo di odio superiore a quello mio per il Natale e per tante altre cose.

È l’odio che Karl nutre per l’IKEA.

Nel solo pensarlo e scriverlo ho sentito come il rombo di un temporale lontano, un temporale infernale.

Perché è esattamente questo, l’IKEA, per Karl: l’inferno. Puro e semplice.

Ci è andato pochissime volte, con me, eppure ne ha dei ricordi terribili, indelebili.

I miei ricordi sono invece nebulosi, vaghi, come se il mio subconscio li avesse in parte rimossi per proteggermi (come con alcuni ricordi delle nostre spese all’ipermercato).

white furnitures
Forse forse Karl potrebbe preferire questo tipo di shopping?

La cosa che in effetti anch’io trovo più infernale dell’IKEA è la sua struttura tubolare, come viscere, infernali per l’appunto. Dove non si può tornare indietro, e se succede è un casino.

L’andare contromano rispetto alla folla aiuta a perdere l’orientamento e la persona con cui si è andati. Credo che con mio padre sia successo di perderci (credo, perché ho appunto rimosso molti ricordi).

Oppure il caos insorge quando ci si accorge in fondo di aver dimenticato qualcosa o di aver preso l’articolo sbagliato.

Quando si riesce a terminare il percorso, compreso il reparto magazzino (dove l’odio e la fretta di finire di Karl raggiungono vette inenarrabili), la sensazione è:

“E infine uscimmo a riveder le stelle”.

Con Karl ci sono andata pochissime volte all’IKEA, per l’appunto; solo una ogni diversi anni.

Tra cui quella per sostituire il mio amato pouf.

E se mi capita di voler fare arrabbiare Karl, basta che comincio a dire:

Papà, queste sedie si stanno rompendo, dovremmo andare all’I…”

Ma qui sono subito costretta a terminare la frase, perché Karl comincia a tirare fuori dal taschino lentamente un crocefisso, e a parlare il Verbis Diablo.

penny dreadful

56 Comments

  1. sono convinto che all’interno dell’ikea, nel sottosuolo, ci sia un buco nero che attira la gente come un magnete attira la limatura di ferro
    anche se non vuoi ci vai lo stesso, pur sapendo che alla fine del giro, a baule dell’auto chiuso, ti accorgerai che quella cazzo di mensola “stosudasolen” l’hai dimenticata

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    1. Anch’io mi sa che non ci tornerò a breve… solo se strettamente necessario! Ci ho preso la scrivania e la sedia e mi son trovata bene considerando i prezzi… ma ha senso solo se si cerca una cosa mirata secondo me!

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  2. L’ikea è infernale vai e compri cose che assolutamente non ti servono. Porca la vacca io in questi negozi non ci posso entrare. Entro in un buco nero come ha detto Vittorio. 🤦‍♀️

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    1. Ahahah io ogni volta devo per forza comprare un peluchino, fosse anche un topolino da 1 euro di pezza come l’ultima volta! xD
      Come dicevo a Paola va bene solo ogni tanto se per acquisti il più possibile mirati!

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      1. Fortuna che da noi non esiste 😁 ma quando vado a trovare i miei zii che abitano fuori ogni tanto mi ci portano che devono sempre prendere qualcosa 😀 e qualche oggetto piccolo finisce per forza in valigia con la scusa di un regalino da portare via 😉

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    1. Ahah è vero! xD
      Io sono anche pro, ho qualche cosa presa lì che mi piace, ma a patto che ci si vada con calma e pazienza, e sapendo cosa più o meno serve!
      “Con mio padre” (ossia quando sono andata a prendere cose per la casa ecc) e “con pazienza” non possono convivere nella stessa frase però xD

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  3. All’Ikea ci sono stato alcune volte diversi fa ma solo nel negozio del cibo, ho sempre amato i dolci svedesi. Purtroppo l’ikea ha degli ingredienti leggermente modificati rispetto alle ricette tipiche, quindi mi tocca privarmi di alcuni biscotti che io adoro e che sono difficilissimi da trovare da altre parti. Per la parte dei mobili e simili, la trovo completamente inutile, credo non mi avranno mai come cliente.

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    1. Ho preso qualche cosa di semplice come scrivania e sedie e mi son trovata bene, ma con i mobili grandi sarei titubante per via del montaggio! 😅
      I dolci non posso assaggiarli perché ho tante intolleranze, glutine in primis, ma mi sembrano buoni a vedersi 😍

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      1. Per gli oggetti io sono un minimalista, praticamente tutti i miei averi potrebbero entrare tranquillamente in una valigia, ovviamente lasciando fuori il letto e un paio di mobili. Per i dolci sono vegan da una quindicina d’anni… sai… non bastava essere discriminato per non essere etero 😛

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      2. Ahah ti capisco xD
        Anche io non solo ho parecchie intolleranze (e infatti anche i dolci che posso mangiare devono essere di fatto vegan, perché anche senza latte e uova), ma mi “permetto” pure di avere dei gusti specifici e snobbare varie cose che potrei mangiare solo perché non mi piacciono! 😀
        Che bello che hai poche cose *_*
        Sto sperimentando sempre più l’ebbrezza del buttare tante cose inutili e tenere meno roba negli armadi, soprattutto a livello di guardaroba e accessori, libreria, ecc… è una liberazione!
        L’unica cosa in cui non lo faccio è nel tenere un po’ di spazio per le mie collezioni creative come gli oggetti che trovo in giro, i giocattoli rimasti (come le barbie che vedi anche qui) ecc… ma queste cose è un piacere tenerle perché sono sensate per me, non sopporto invece le cianfrusaglie random!

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      3. C’è stato un periodo dove avevo moltissime cose, ma coincideva nel mio vivere una relazione tossica. Infatti quando è finita, ed ho iniziato a star meglio, ho dato gran parte delle cose in beneficenza, le restanti le ho gettate. Ora vivo in un posto sostanzialmente vuoto, l’idea di spazio libero mi fa sentire bene. Poi è sempre tutto in ordine così 😛

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      4. Esatto, è più facile anche pulire! 😀
        Sicuramente non sono ad un livello di spazio vuoto, anche perché per me ne ho poco e ciò che ho anche se non è moltissimo occupa il suo spazio… ma faccio di tutto per tenerlo vuoto da qualsiasi cosa inutile, e per mantenere superfici libere per poter far meglio le cose, e valorizzare allo stesso tempo ciò che c’è 🙂

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